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Campagna contro Vinci

domenica 11 marzo 2012

source:stopvinci.noblogs.org

Vinci é l’impresa che dovrebbe costruire l’aereoporto. E non sarebbe il suo primo colpaccio : questa multinazionale é uno dei complici privilegiati dei poteri pubblici quando si tratta d’imporre dei grandi progetti di riorganizzazione urbanistica. Per questo motivo delle persone si organizzano...

Malgrado la crisi apparente, il capitalismo resta in espansione e cerca ancora di conquistare del potere sulle nostre vite. Le briciole d’autonomia, le piccole competenze, i modi di vita collettivi sono integrati al mercato o resi illegali. Il capitalismo si adatta a tutti i contesti politici e puo’ mostrarsi ultraviolento e predatore o democratico e ecoresponsabile secondo i bisogni, per conservare il profitto di qualche individuo.

Tra gli strumenti a sua disposizione troviamo soprattutto la padronanza dello spazio. Sradicare delle popolazioni e’ da tempo un modo di renderle dipendenti dalla societa’ del consumo e sottomesse al mercato del lavoro. Al tempo stesso, il territorio che permetteva la loro sussistenza cambia orientamento e viene reso redditizio in una logica di profitto. Ogni spazio deve avere il suo orientamento economico, dalla zona industriale alla pianura cerealicola, passando per la regione montagnosa come luogo di relax per ricchi e d’energia ricavata dal legno. Quando ad ogni regione viene attribuita una specializzazione, un sistema globale di trasporti ad alta velocita’ diventa necessario. Suddividere a scacchiera le vie di comunicazione garantisce la coerenza dell’insieme. Allora pullulano i grandi progetti che collegano queste strutture tra di loro: linee ad alta tensione, linee ad alta velocita’, autostrade, cinture periferiche, metropolitane, tram, viali, tunnel, aeroporti che alimentano o permettono altri grandi progetti come i complessi nucleari, dighe, centri petroliferi, parchi eolici, zone commerciali, grandi stadi e urbanizzazione delle campagne.

Per tutte queste realizzazioni hanno trovato la buona ricetta: le partnership pubbico-privato (PPP). Permettono d’alleare la legittimita’ democratica, la padronanza geografica, le finanze pubbliche e le forze dell’ordine dello Stato, o delle collettivita’ locali, alle competenze e al realismo commerciale e senza scrupoli delle grandi societa’ private onnipotenti. Queste ultime propongono di incaricarsi dell’insieme dei progetti, dalla costruzione alla gestione commerciale. Alcune imprese come Eiffage, Bouygues o Vinci si dividono una torta monumentale che si rinnova continuamente. I grandi progetti sono delle vetrine per l’immagine di marca, per gli azionisti fiduciosi e per il profitto in borsa. Ma la moltitudine dei loro interventi sullo spazio (pianificazione urbana, rinnovazione dei quartieri, rotonde, zone commerciali, videosorveglianza...) e’ il loro business quotidiano. Con il pretesto del progresso e di favori alla comunita’, questi partner colonizzano sempre di piu’ le nostre vite. Tutto e’ fatto perche’ nulla gli sfugga e cperche’ ogni gesto del quotidiano sia redditizio e controllabile. Decomplessati, essi affermano forte: « Eurovia pianifica il vostro ambiente » !

Nel 2000 Vinci diventa il « primo gruppo mondiale di costruzione-concessione », dopo esser stato venduto da Vivendi a degli azionisti. Nel 2009 partecipa a 240000 cantieri in piu’ di un centinaio di Paesi. Con il 5% di crescita nel 2010, il suo fatturato raggiunge 33,4 miliardi d’euro e i suoi interventi aumentano del 15%. E’ uno dei collaboratori preferiti dei poteri pubblici ma sa anche mettersi al servizio dei privati. Il progetto ITER di fusione nucleare a titolo di sperimentazione internazionale si insedia a Cadarache. Con Areva – suo partner persino nelle miniere d’uranio in Niger o altrove – e malgrado le numerose voci che si oppongono a questa nuova assurdita’ megalomane, Vinci costruisce il disastro...

La Linea Alta Velocita’ Sud Europa Atlantica e’ un progetto molto discusso nelle regioni toccate. Numerosi collettivi e associazioni organizzano delle manifestazioni per dire basta ai grandi progetti distruttori e coordinare delle azioni in Europa.

Da 40 anni a Notre-Dame-des-Landes un progetto d’aeroporto s’iscrive in un disegno d’espansione della metropoli Nantes/Saint- Nazaire. Oggi Vinci ha preso possesso di questo cantiere pionere : un aeroporto con Ecolabel. L’impresa e i suoi alleati pubblici intendono portare i lavori a termine, fingendo di rispettare una pratica democratica: per esempio, un’inchiesta pubblica scortata da una moltitudine di forze dell’ordine. Di fronte a quest’ipocrisia i terreni toccati dal progetto sono stati occupati e il combattimento si e’ fatto piu’ intenso. L’autostrada che costruisce Vinci tra Mosca e San Pietroburgo distrugge tralaltro l’ultima foresta moscovita a Khimki. Immerso nella corruzione, questo progetto d’espansione urbanistica viene imposto agli abitanti e avanza a colpi di violenza della polizia contro gli oppositori. L’accampamento della resistenza installato nella foresta e’ stato bersaglio di attacchi delle milizie fasciste. Il pestaggio, le torture, le minacce, le denunce e gli assassinii sono alcuni dei mezzi di repressione utilizzati dal capitale per difendere i propri interessi sfruttando il pretesto dei lavori pubblici.

Una campagna contro Vinci ?

Siccome la macchina che ci domina e’ diffusa e onnipresente, sembra difficile immaginare come emanciparsene. Una delle strategie possibili e’ di far convergere delle forze che abbiano come bersaglio uno dei suoi ingranaggi per far vacillare l’insieme. Essendo un grande attore di questo mondo, Vinci e’ dappertutto. Se alcuni suoi tentacoli sono resi visibili attraverso, gli altri agiscono nell’ombra e sfruttano l’accetazione muta e l’isolamento degli individui. Creare solidarieta’ tra le persone che hanno a che fare con Vinci (stipendiati, popolazioni asfaltate, spostate, irradiate, oppositori repressi...) potrebbe permettere di oltrepassare le poste in gioco locali per identificare Vinci come un nemico pubblico e affinare delle strategie concrete e a lungo termine.

Locandine, volantini, striscioni, graffiti, discussioni, manifestazioni, proiezioni, azioni pedaggio o parcheggio gratuito, bloccaggi, occupazioni, rallentamenti, sabotaggi dei cantieri...sono alcune pratiche che possono partecipare a invertire il rapporto di forza esistente.

Stanno sbocciando molte azioni contro Vinci; organizziamoci localmente per intensificare questa campagna in modo determinato e duraturo. Perche’ e’ sulla nostra rassegnazione che costruiscono il loro business, condividiamo la nostra collera per passare all’offensiva e darci la forza. Per scambiare delle informazioni : stopvinci.noblogs.org