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Dopo l’incontro in prefettura - Comunicato dell’assemblée des usages della Zad sulla prosecuzione del dialogo e le minacce di nuove espulsioni.

venerdì 20 aprile 2018

Dopo l’incontro in prefettura - Comunicato dell’assemblée des usages della Zad sulla prosecuzione del dialogo e le minacce di nuove espulsioni.

La delegazione del movimento ha consegnato oggi durante a appuntamento con la prefettura un file che include un elenco di schede nominative relative a vari progetti concreti esistenti e in costruzione sulla zad. Abbiamo deciso oggi di rispondere alle ingiunzioni del governo. Vogliamo fermare l’escalation di tensione sulla zona e finalmente ottenere il tempo necessario per il dialogo e per la costruzione del progetto che difendiamo.

Il governo ha scelto il 9 aprile di interrompere brutalmente il dialogo inizialmente avviato con un’operazione di distruzione di diverse decine di luoghi di vita e di attività della zad. Questa operazione ha generato diverse centinaia di feriti. Ha anche sollevato un enorme slancio di solidarietà nel bocage e in tutto il paese, mobilitando decine di migliaia di persone. Gli annunci ministeriali lasciano intendere una ripresa degli sgomberi già da lunedì.

Nonostante il rifiuto del governo di studiare la nostra proposta di accordo collettivo, abbiamo voluto oggi fare un gesto di dialogo molto concreto per uscire da questo ciclo infernale. Noi ci aspettiamo oggi con questa consegna di dossier e dichiarazioni di intenti che i valori che portiamo in questo bocage siano infine presi in considerazione per la prosecuzione del dialogo. Contrariamente a quanto avrebbe potuto essere dichiarato dal governo, non si tratta per noi di rifiutarci di dichiararci nominalmente e di presentare questi progetti, ma di garantire il mantenimento della dimensione cooperativa e la continuità degli usi. Noi speriamo di poter radicare una visione dei “communs” e di una contadinità solidale, davvero preoccupati di aver cura del bocage e dell’ambiente. Noi vogliamo ancora un territorio vivo, abitato e condiviso che lasci il posto anche a progetti che non sono solo agricoli. Rifiuteremo insieme ogni nuovo vaglio ed espulsione degli insediamenti abitativi e degli spazi di attività della zad. La pressione della polizia e gli ultimatum insostenibili devono cessare. Infine, dobbiamo impegnarci in un vero dialogo sul futuro della zad e ritrovare al più presto una situazione pacifica sul luogo.

Chiamiamo tutti i sostenitori ad essere estremamente attenti a ciò che succederà all’inizio della prossima settimana. Se nonostante i nostri gesti dialogo gli sgomberi dovessero riprendere, saremo pronti a reagire insieme.

L’assemblea degli usi della zad di Notre-Dame-des-Landes