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*Comunicato —**[zad-nddl] La Prefettura indietreggia riguardo alla châtaigne*

domenica 23 dicembre 2012

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giovedí 20 dicembre 2012, di zadist <http://zad.nadir.org/spip.php?auteur27>

Comunicato — [zad-nddl] La Prefettura indietreggia riguardo alla Châtaigne

Dalla settimana scorsa, la Châtaigne, un’area rioccupata con 40 000 persone il 17 novembre sulla zad, era sotto minaccia di espulsione seguito ad un ordinanza su istanza.

Seguito al nostro annuncio di ricorso ad una procedura di revoca, la Prefettura ha fatto sapere che non intendeva far uso dell’ordinanza su istanza che autorizzava l’espulsione della Châtaigne. Questo significa che una nuova procedura, questa volta nominativa e contraddittoria, sarà necessaria per ottenere l’espulsione del luogo. Dopo l’attacco della châtaigne sferrato dalla polizia ed il furto dei nostri utensili e materiale il 23 novembre, come anche la prepotenza, espressa più volte, dal punto di vista giuridico, pare che la Prefettura indietreggi.

È buffo ripensare al comunicato ufficiale della Prefettura che affermava mercoledí scorso che gli abitanti della Châtaigne non avevano "più alcun diritto".

Dopo essersi incastrata da sola, è costretta ad ammettere oggi che le sarà necessario rilanciare una procedura per ottenere il diritto di espulsione. Non ci nascondiamo, da parte nostra, dietro ad un "diritto" che solitamente si schiera dal lato del potente, non cederemo in questo campo, né in nessun altro...

Del resto, non abbiamo intenzione di contare su delle procedure azzardate : gli opponenti, contadini, abitanti e associazioni sono pronti sul posto a difendere la Châtaigne e a reagire se ce n’è bisogno in qualsiasi altra città e borgo.

Nonostante la moltiplicazione delle ordinanze della Prefettura che vietano il trasporto di materiale, attrezzi, carburante sulla ZAD, malgrado i checkpoints, le molestie, i controlli ed arresti a ripetizione, l’uso illimitato di granate assordanti, non abbiamo smesso di rifornire le capanne e di costruire. Sabato a mezzogiorno, di nuovo, dopo che un pic-nic sulla strada sia stato immerso nei gas lacrimogeni, un grande asilo in kit trasportato sui trattori è riuscito a passare tra le file dei poliziotti sotto pressione. Se non a scopo di mantenere una zona di tensione permanente, e per continuare a ferire gli opponenti, la presenza delle truppe della prefettura non gli è più di alcuna utilità. L’ora che si ritirino dalla ZAD è giunta da un bel pezzo.

Allorché la « commissione governativa di dialogo" propone un primo appuntamento a Nantes questa settimana, ricordiamo che le varie componenti della lotta sul terreno sono unite dal rifiuto di un dialogo fantoccio sulla pianificazione del progetto d’aeroporto. A noi non la raccontano,non ci lasceremo prendere in giro, tanto più che le espulsioni delle fattorie, campi e habitat minacciano ancora e che Vinci annuncia il proseguimento dei lavori di messa in opera. Noi siamo determinati a resistere fino al ritiro del progetto.

Se la pressione si allontana momentaneamente dalla Châtaigne, la vigilanza rimane appropriata su tutti gli altri habitat occupati, tra i quali la casa della Sécherie (route des fosses noires) che potrebbe essere espulsa fin dal 27 dicembre e che chiama a mobilitarsi.

Il 15 e 16 dicembre scorso, un mese dopo la manifestazione di rioccupazione, più di 300 persone rappresentanti 150 comitati di appoggio locali si sono ritrovati a Notre Dame Des Landes per coordinare le azioni e mobilitazzioni nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, riaffermando la loro opposizione senza concessioni a questo progetto e al mondo che lo produce, e rinforza i legami con altre lotte locali (AAT (Rete ad Altissima Tensione), TAV, gas di scisto, cementatura di terreni agricoli...)

I nostri immediati pensieri vanno ai nostri due compagni in carcere, da quando sono stati arrestati su una barricata ed a un checkpoint di polizia, al nostro compagno ancora in ospedale dopo essersi beccato una granata al piede domenica sera, cosí come a tutti i feriti o imputati dall’inizio dell’operazione Cesare.

Non ci scoraggeranno. Resistiamo, costruiamo, coltiviamo, occupiamo, rioccupiamo !

De-gli-lle occupanti della ZAD...