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O ci cacciano via, o se ne vanno ! ( e se ci cacciano via, ritorneremo!)

lunedì 15 aprile 2013

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domenica 14 aprile 2013, di zadist

Alla vigiglia della manifestazione “Semina la tua ZAD”, l’incrocio delle Fosses Noires / Chemin de Suez, è liberato dalla presenza dei gendarmi mobili...

Durante 2 giorni, questo incrocio, l’ombellico della zad, è spontaneamente ridiventato quel che era, un punto di passaggio, ove ci si incrocia, si scambiano notizie, un punto di incontro. In questi ultimi giorni, la ZAD è stata percorsa da centinaia di persone con atrezzi tra le mani.

Domenica abbiamo festeggiato la fine dell’occupazione militare. Effimero sogno o realtà dei prossimi giorni?

Da più di 141 giorni siamo, abitanti del centro della ZAD, intrappolati dai due cordoni di sbirri. La nostra vita quotidiana, è del blu [polizia]. Non c’è un mattino, da mezzogiorno a sera che passi senza essere confrontat-e-i alla loro presenza. Senza essere controllat-e-i, perquisit-e-i, umiliat-e-i. Non abbiamo la possibilità di scegliere di evitarli. Le-I nostr-e-i figli-e vanno a scuola, alcun-e-i hanno attività professionali. Finite le passeggiate in bicicletta, finite le camminate tranquille, gli incontri con le-i vicin-e-i le-gli amic-he-i che non osano più venire. Il posto dove noi e i-le nostr-i-e figli-e viviamo, è diventato una zona di clausura, nel silenzio, dal weekend del 15 dicembre 2012

Dobbiamo continuare a subire senza reagire, allorchè la loro presenza non è né legittima né utile? Non lo pensiamo ! Allora dobbiamo rialzare il capo, unirci e rifiutare questa buffonata !

Il pretesto ufficiale per bloccare l’incrocio non ha mai impedito di portare derrate sulla ZAD, gas, materiali infiammabili o di costruzione. Il vero obbiettivo è di dare piuttosto l’illusione che controllano la zona, di lasciar marcire la situazione, tentando contemporaneamente di contenere la lotta alle frontiere della ZAD, di stabilire una pressione psicologica e di creare una repressione costante che provoca un clima di tensione permanente. Infine, durante un controllo, quando non potendone più esprimi la tua esaperazione, la risposta degli sbirri è sistematica:” Basta che ve ne andiate”. Ciò rappresenta un’ altra forma di espulsione, più insidiosa, allorchè la commissione di dialogo aveva richiesto la fine degli interventi durante l’esercizio del suo mandato...

La loro piccola commedia di “commissione di dialogo” è finita, adesso la conclusione deve essere chiara, o ci cacciano via, o se ne vanno !

È evidente che non ci lasceremo più occupare cosí, se tornano da noi, andremo da loro !

Qualche mese fa’, era stato lanciato un appello ad occupare i luoghi di potere in caso di attacco sulla ZAD. Ora, la ZAD è abitata su tutta la sua superficie e non si può abitare un luogo senza le sue strade, i suoi campi e i legami che generano. Quindi consideriamo che la ri-occupazione militare dell’incrocio sarebbe un attacco diretto del notro luogo di vita. Di conseguenza lanciamo un appello a delle azioni decentralizzate, che siano occupazioni di luoghi di potere e di incroci di traffico strategici, o qualsiasi tipo di azioni giudicate pertinenti !

Le-gli abitanti che resistono